L’Italia vende armi a chi compie stragi umanitarie, ma a nessuno importa perché guadagnare conta di più
«Sotto la bandiera della libertà dell’industria si sono fatte le guerre più brigantesche», Lenin Una delle personalità più illustri di questo paese, Gino Strada, ci ha lasciati da pochissimo tempo e ovviamente non è mancata una delle abitudini che meglio rappresenta il tempo in cui viviamo: la scarrellata social di saluti in cui ogni persona, […]
Cos’è una democrazia senza la libertà di stampa?
«Bisogna impedire a questo cervello di funzionare per venti anni», Michele Isgrò Questo fu il commento di Michele Isgrò, pubblico ministero fascista, al termine della sua requisitoria con cui fece condannare Antonio Gramsci. Il politico e filosofo comunista fu dunque condannato a vent’anni di carcere, di cui ne scontò soltanto otto per motivi di salute […]
Femminicidio. L’omicidio di genere è un fatto culturale
«Le parole ragionevoli cadono nel vuoto», Simone Weil Non c’è ragionevolezza nella morte. Non prevede pensiero che non sia frammentario. Per esprimere il cordoglio si dice “non ci sono parole”, una frase che dice il niente, se non fosse però la sintesi perfetta dell’indicibilità e dell’inconcepibilità del dolore. Rispetto al femminicidio, però, le parole ci […]
Carcere e identità. Costruire sé stessi marginalizzando l’alterità
«L’utilizzazione dell’alterità si rende evidente nei processi continui di formazione dell’identità», Francesco Remotti L’essere umano, ci ricorda Francesco Remotti, è un animale biologicamente incompleto che necessita della cultura – intesa nei termini di sapere appreso – per rimediare alla sua manchevolezza. Se in quanto umani abbiamo bisogno di dire “io”, di costruire un “noi” a […]
L’attività politica ci riguarda. Riappropriazione di sé e dello spazio pubblico
«La formula: “Loro hanno il potere”, benché abbia un valore politico, non può servire per un’analisi storica», Michel Foucault La storia, così come la sua ricostruzione, ha senso solo se vengono compresi i paradigmi di potere che sorreggono i rapporti sociali, anche questi esercizi di potere dai quali nessun soggetto è escluso. L’analisi storica di […]
«Paris vaut bien una messe!» e l’ostacolo cattolico nella politica italiana
«Paris vaut bien una messe!», Enrico IV È il 25 luglio 1593 quando Enrico IV, nella basilica di Saint Denis pronuncia una frase che passerà alla storia: «Parigi val bene una messa». Con questa affermazione il primo re francese della dinastia borbonica commentò con ironia la sua rinuncia alla confessione calvinista in favore di quella […]
Gender pay gap. Da Virginia Woolf a oggi: l’importanza di avere una “stanza tutta per sé”
«Se ha intenzione di scrivere romanzi, una donna deve possedere denaro e una stanza tutta per sé», Virginia Woolf Quando Virginia Woolf viene chiamata a tenere due conferenze sul tema delle donne e il romanzo di fronte alle studentesse dell’Università di Cambridge nel 1928, l’autrice intraprende una riflessione sul rapporto tra le donne e la […]
«Patria est ubicumque est bene», ma in Italia ci ostiniamo a non vedere la realtà
«Patria est ubicumque est bene», Cicerone Secondo l’enciclopedia Treccani, la patria è: «Territorio abitato da un popolo, al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita, lingua, cultura, storia e tradizioni». Un territorio delimitato da confini per sentirsi parte del quale, dunque, non si devono rispettare regole specifiche, o avere determinati parametri fisici, […]
La vergogna come sentimento sociale. “L’uomo sa di essere nudo ed è l’unico animale che si è vestito”
«L’uomo sa di essere nudo ed è l’unico animale che si è vestito», Jacques Derrida L’animale che dunque sono è il saggio derridiano, in cui il filosofo racconta la vergogna rispetto alla sua nudità. Una vergogna privata, domestica, vissuta tra le pareti della sua abitazione, eppure vergogna. Vergogna senza una vera e propria reciprocità con […]
Democrazia e diritto all’uguaglianza. Quindi l’abilismo?
«Se democrazia significa uguaglianza, allora perché non c’è uguaglianza?», Malcom X, La democrazia è un’ipocrisia Si ritorna in un certo senso al quesito della sofistica: la democrazia nasce per la difesa dei più deboli, di chi viene prevaricato e basta, o in ragione della difesa di diritti che non possono essere alienati per nessun motivo? […]
È forse il momento di ripensare la cultura umanistica nella società di oggi?
«Il valore reale e corretto della vostra cultura umanistica dovrebbe essere proprio questo: impedirvi di trascorrere la vostra comoda, agiata, rispettabile vita da adulti come morti, inconsapevoli schiavi della vostra testa e della vostra naturale modalità predefinita, che vi impone una solitudine unica, completa e imperiale giorno dopo giorno», David Foster Wallace David Foster Wallace, […]
Salute mentale. «Una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini»
«Non esiste pazzia senza giustificazione e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini» Scriveva Alda Merini ne L’altra verità. Diario di una diversa, testo autobiografico nel quale la poetessa racconta i dieci anni vissuti all’interno di un […]
Lo stereotipo del progresso. La guerra tra vinti
«Lo stereotipo del progresso, possente promotore di attività, soffoca quasi totalmente il tentativo di decidere in quale attività lanciarsi e per quale motivo in quella e non un’altra attività», Walter Lippmann Lo stereotipo del progresso, dunque la sua idealizzazione, ha contribuito alla costruzione di quella che oggi è la giostra dei giri a vuoto, dei […]
«La nazione che distrugge il suolo distrugge se stessa». Cresce più il cemento della popolazione
«La nazione che distrugge il suolo distrugge se stessa» «La nazione che distrugge il suolo distrugge se stessa», diceva Roosvelt negli anni trenta, eppure dopo novant’anni in Italia fingiamo che determinati problemi non esistano. Nel nostro paese, infatti, dobbiamo ancora affrontare criticità relative al nostro suolo che evidentemente non preoccupano né la popolazione né tantomeno […]
Corpi esclusi. Storia del manicomio: dalla centralità della malattia a quella della persona
Quella della malattia mentale è la narrazione dei corpi vissuti, per lungo tempo, ai margini della società. Privati della cittadinanza, etichettati come socialmente pericolosi, i corpi esclusi hanno viaggiato per decenni nella storia alla ricerca di un nome proprio. Nell’antichità e nel Medioevo la malattia mentale era considerata conseguenza diretta di un intervento divino o […]